“L’alfabeto della natura. La lezione della scienza per interpretare la realtà”. Il Professor Roberto Battiston incontra gli studenti del Liceo classico e scientifico statale “Socrate” – Roma 14 novembre ore 11.00.
La realtà in cui siamo immersi è complessa , incerta e imprevedibile, forse a un livello mai visto in passato. Di fronte a questa complessità, però, il nostro pensiero non può arretrare: come potremmo vivere in un mondo che sappiamo decifrare solo in piccolissima parte? Il caos della pandemia, le reazioni scomposte di una certa politica e la circolazione di fake news sempre più virali hanno mostrato con chiarezza che solo ragionare in termini scientifici ci consente di capire e spiegare i molti aspetti di un fenomeno complesso. Proprio per questa ragione la scienza, con i suoi limiti, le sue incertezze, ma anche con la sua efficacia interpretativa dovrebbe essere pienamente accolta nella discussione pubblica. La conservazione dei valori democratici e il rafforzamento della fiducia nelle istituzioni sono possibili solo con il contributo di cittadini ben informati. Come ha scritto Stephen Hawking: “In una democrazia, è molto importante che i cittadini abbiano una conoscenza di base della scienza in modo da poter controllare quanto la scienza e la tecnologia influenzano sempre più le nostre vite”. Quali sono le domande giuste davanti a una cosa che non capiamo? Come si smaschera una fallacia in un ragionamento? Quali sono gli errori cognitivi che condizionano le nostre decisioni? Abbiamo davanti a noi una sfida enorme, scrive Roberto Battiston, in cui mettere a frutto la lezione che abbiamo imparato con la pandemia: la questione ambientale. Un tema elusivo, lento, contraddittorio, eppure decisivo per il nostro futuro; un tema che dobbiamo affrontare ora, evitando di farci ingannare da suggestioni poco fondate. Grazie alla scienza abbiamo gli strumenti per capire i problemi e risolverli: dobbiamo solo imparare a usarli nel modo più opportuno.
Roberto Battiston è ordinario di Fisica sperimentale all’Università di Trento, dove si occupa di ricerche in fisica spaziale e astroparticellare, alla ricerca della materia oscura e dell’antimateria, in collaborazione con l’INFN e l’ASI. E’ autore di numerosissime pubblicazioni scientifiche. Dal 2014 al 2018 è stato presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana. Editorialista per “La Stampa” e “l’Adige” svolge un’intensa attività di divulgazione su “Repubblica”, “Civiltà delle macchine” e “Le Scienze”. Con Rizzoli ha pubblicato “La prima alba del cosmo” (2019). Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti tra cui il Premio Space Economy (2017), la Hall of Fame (2019) e il China National Science and Technology Award (2019). Nel 2017 gli è stato dedicato l’asteroide 21256 Robertobattiston.