Presentazione del libro “Silenzio. Le sette vite di Diana Karenne” di Melania G. Mazzucco – Dialogano con l’autrice Marialuisa Bianchi e Maresa D’Arcangelo
Presentazione del libro“Silenzio. Le sette vite di Diana Karenne” di Melania G. Mazzucco.
Melania Mazzucco. Laureata in Storia della Letteratura Italiana Moderna e Contemporanea e in Cinema al Centro Sperimentale di Cinematografia, ha scritto per anni soggetti e sceneggiature per il cinema. Dal 1995 collabora all’Enciclopedia Italiana Treccani, per la quale ha curato il settore letteratura e spettacolo di varie opere dell’Istituto. Nella narrativa ha esordito nel 1992 con il racconto Seval e altri suoi racconti sono stati pubblicati successivamente da varie testate. I romanzi Il bacio della Medusa (1996) e La camera di Baltus (1998) sono stati ben accolti dal pubblico e sono stati finalisti al Premio Strega. Con il terzo romanzo, Lei così amata (2000), la Mazzucco ha vinto il SuperPremio Vittorini, il Premio Bari Costa del Levante, il Premio Chianciano e il Premio Napoli. Ha scritto inoltre numerose storie per la radio e articoli e recensioni sul teatro. Proprio per il teatro, insieme con Luigi Guarnieri ha scritto, a metà degli anni ’90, Una pallida felicità – Un anno nella vita di Giovanni Pascoli vincitore della Medaglia d’oro per la drammaturgia italiana nel 1996.
Nel 2003 con Vita Melania Mazzucco ha vinto il Premio Strega. Nel 2005 pubblica Un giorno perfetto (Premio Hemingway e Premio Roma), romanzo corale che racconta ventiquattro ore nella vita di una dozzina di personaggi nella Roma contemporanea. Nel 2009 il libro diventa un film, prodotto da Fandango per la regia di Ferzan Ozpetek. Le due opere successive sono dedicate alle vite del pittore veneziano Tintoretto e di sua figlia Marietta. Del 2008 è il romanzo La lunga attesa dell’angelo (Premio Bagutta, Premio Scanno, Premio dei lettori Biblioteche di Roma). Esce invece nel 2009 la biografia Jacomo Tintoretto & i suoi figli. Storia di una famiglia veneziana, con cui l’autrice si aggiudica il Premio Benedetto Croce, il Premio Pozzale Luigi Russo, il Premio Palmi e il Premio Comisso per la saggistica. Nel 2011 seguono altri due importanti riconoscimenti, il Premio Viareggio-Tobino alla carriera e il Premio De Sica per la letteratura. Nel 2012 torna al romanzo con il libro sulla guerra in Afghanistan Limbo (Einaudi) (Premio Elsa Morante per la narrativa, Premio Bottari Lattes Grinzane, Premio Giacomo Matteotti e Premio Nazionale Rhegium Julii Narrativa) e Il bassotto e la regina (Einaudi) (Premio Frignano – sezione Ragazzi). Nel 2013 pubblica il romanzo Sei come sei (Einaudi). Nel 2016 è la volta di Io sono con te. Storia di Brigitte (Einaudi) (Premio Letterario Basilicata e premio del Libro dell’Anno 2016 di Radio Fahrenheit). Nel 2020 con il romanzo L’Architettrice (Einaudi) vince il Premio Alassio Centolibri – Un autore per l’Europa, il Premio Stresa e il Premio Manzoni. Nel 2022 esce “Self-Portrait. Il museo del mondo delle donne” (Einaudi).
MariaLuisa Bianchi,molisana d’origine, si è laureata in Storia medievale a Firenze dove vive. Ha insegnato Italiano e Storia nelle scuole superiori. Nel 2017 ha pubblicato il romanzo storico “Ekaterina, una schiava russa nella Firenze dei Medici” e nel 2021 “La promessa di Ekaterina. Dai sotterranei di Siena alle nozze di Lorenzo il Magnifico” per la casa editrice End. Ha esordito nel 2005 con un libro di racconti, Vie di Fuga. Storie di e per adolescenti, e nel 2009 ha pubblicato un testo teatrale Apparizioni. Tre atti liberamente ispirati al romanzo Signora Ava di F. Jovine. Collabora con la storica associazione culturale Il Giardino dei Ciliegi, presso cui conduce seminari di scrittura creativa e organizza incontri letterari. Recentemente ha curato l’antologia Nodi. Il nostro lessico familiare. Ha scritto saggi di storia fiorentina e molisana, uno apparso sulla rivista «Ricerche storiche», l’altro nella collana Arti fiorentine, La grande storia dell’artigianato: il ‘400. Tiene una rubrica di recensioni letterarie, Voci di donna, su Toscanalibri.it. Di recente pubblicazione “Storia di Firenze. La preziosa eredità dell’ultima principessa Medici che ha reso grande il destino della città”, Mandragora 2022.
Maresa D’Arcangelo Vice Direttrice di Laboratorio Immagine Donna è stata fondatrice, insieme a Paola Paoli del Festival Internazionale di cinema e donne, che per oltre quarant’anni ha contribuito a raccontare a Firenze il cinema fatto dalle donne, a scoprirne i volti, le diverse personalità e capacità professionali fornendo un importante contributo interculturale. Il Festival è promosso dal Laboratorio Immagine donna, un’associazione nata alla fine degli anni ’70 che si occupa della promozione e la diffusione del cinema tutto al femminile. Fondato nel 1979, il Festival di Cinema e Donne è il festival dedicato alle registe più longevo d’Italia, al quale altre manifestazioni analoghe in Italia e in Europa hanno guardato come fonte di ispirazione e modello per un cinema libero, militante, innovativo e focalizzato sulla parità di genere. Dal 2023 la selezione dei film del Festival è a cura del team interno della Casa del Cinema della Regione Toscana La Compagnia, che ne cura anche tutti gli aspetti organizzativi sotto la direzione artistica di Camilla Toschi e con la consulenza progetti e continuità di Maresa D’Arcangelo e Paola Paoli.
Il libro verrà regalato ai partecipanti con meno di 25 anni.
L’evento è organizzato insieme all’Associazione culturale Il Giardino dei Ciliegi di Firenze, al Laboratorio Immagine Donna e alla Libreria Malaparte di Firenze.
Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.