Presentazione del libro “Dannati Romantici. Da Géricault a Ligabue. Artisti tormentati tra genio, sregolatezza e follia” di Andrea Baffoni. Dialoga con l’autore Anna Corinna Citernesi
Presentazione del libro “Dannati Romantici. Da Géricault a Ligabue. Artisti tormentati tra genio, sregolatezza e follia” di Andrea Baffoni. Fabrizio Fabbri editore.
Théodore Géricault, Vincent van Gogh, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Nicolas de Staël, Amedeo Modigliani, Mark Rothko, Antonio Ligabue: sette artisti accomunati da esperienze tragiche. Liberi oltre ogni cosa. Furono artisti, divennero leggende. Geniali e sgangherati, ridotti in cenere dall’istinto e in perenne battaglia col loro demone. E proprio quest’ultimo (il demone) ne accomuna le esperienze. Un’entità nascosta, pronta a sottometterne le volontà ma anche a spingerli verso i più alti livelli dell’immaginazione. Il demone che ha la sembianza dell’amore. Amore per la vita e per le sensazioni: insaziabile, ossessionato dalla natura, dal corpo, dai colori.
Sette spiriti inquieti. Romantici poiché incapaci di assecondare la ragione di fronte al sentimento. Irrazionali perché irrazionale è l’arte stessa. Un’avventura tragica e sublime. Solitaria, ma non percorsa in solitudine: ebbero mogli amanti, fratelli, tutti travolti e irrimediabilmente risucchiati dal vortice di un’insana follia creativa.
Il libro racconta le loro esperienze, in forma narrativa e supportato da puntuali fonti bibliografiche. Analizza il senso del travaglio che portò alla nascita di assoluti capolavori: dai commoventi ritratti di Modigliani alle bestie feroci di Ligabue; dai profondi orizzonti di de Staël, agli spazi infiniti di Rothko. Si scoprono i meccanismi interiori da cui nacquero opere come La notte stellata di van Gogh, La zattera della Medusa di Géricault o Il Quarto Stato di Pellizza da Volpedo. Un viaggio nel mistero dell’impulso creativo e nell’irrefrenabile lotta amorosa con la vita.
“Se volessimo circoscrivere il termine ‘romantico’ nel perimetro di una univoca definizione, scopriremmo quanto un simile tentativo sia inopportuno, data la vastità di esperienze e situazioni che esso mette in atto. Più in generale possiamo individuare nei romantici i poeti del vivere, gli ossessionati dalla libertà che abbandonano il buonsenso per inseguire un sogno. I folli esploratori, o contrari all’idea di normalità, quelli contesi tra ragione e sentimento che, pur sapendo di cadere, sceglieranno sempre la seconda strada. Ma sono anche quelli il cui lieto fine si nasconde dietro il sipario della tragedia, ostinati a sfidare l’impossibile in bilico tra la vita e la morte e dominati continuamente dal demone dell’inquietudine”.
Andrea Baffoni è storico e critico d’arte. Curatore indipendente e giornalista pubblicista, con Fabrizio Fabbri Editore ha pubblicato numerosi saggi in cataloghi di mostre istituzionali e nel 2012 la monografia Adele Galeotti Rasetti. Vita e opere di un’allieva di Giovanni Fattori. Esperto di Futurismo e neo-avanguardie, nel 2015 ha pubblicato con l’editore Lantana (Roma) il volume “Contro ogni reazione. Enrico Prampolini teorico e promotore artistico”. Dal 2016 dirige la rivista “Contemporart”.
Anna Corinna Citernesi Laureata in Filosofia il 30 aprile 1977 (tesi in Logica della Meccanica quantistica). Ha lavorato come Bibliotecaria presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze e per conto dell’Istituto e Museo di storia della scienza (poi Museo Galileo), ha curato la Bibliografia italiana di storia della scienza pubblicata da L.S. Olschki sino al 1997 poi in edizione digitale. Ha diretto numerosi progetti di catalogazione presso Istituzioni quali Pontificia Biblioteca Urbaniana, Istituto geografico militare, Biblioteca della Regione Toscana, Biblioteca Nazionale di Firenze, Archivio Caruso. Si è anche occupata di Archivi storici della moda italiana creando quello di Gucci e di Sergio Rossi. Nel corso della sua carriera ha ampliato gli studi di storia della scienza estendendoli anche all’ambito storico-artistico in particolare del periodo dal medioevo all’età moderna.
Rita Albertini è nata a Perugia ed è laureata in Medicina e Chirurgia. Dal 1986 inizia a frequentare l’Accademia di Belle Arti di Perugia, Scuola libera del Nudo, sotto la guida del Maestro Bruno Orfei. Tra le mostre personali: Perugia, Sala del Grifo e Leone; Lissone (MI), Open Art Cafè; Civita di Bagnoregio (VT), Palazzo Comunale; Gubbio, Palazzo dei Consoli, Sala degli Arconi; Perugia, ex Chiesa S.Maria della Misericordia; Perugia, Rocca Paolina, Sala del Caminetto; Perugia, galleria IpsoArt’sGallery; Perugia, galleria Spazio Arte; Perugia, galleria Il Gianicolo; Perugia, Domus Volumnia; Deruta, Freemocco’s House; Perugia, CreditoCooperativoUmbro, sala Carattoli; Perugia, Spazio 121; Perugia, Fuseum; Roma, Fondazione Besso; Spoleto, intervento in Chiesina Madonna del Pozzo. Inoltre ha esposto in numerose mostre collettive a Perugia, Terni, Roma, Milano. Presente in Terra di Maestri, Artisti Umbri del ‘900, VI. Partecipa a “Cazzotto” interventi d’arte nel centro di Perugia, 2017, 2018, 2019. Partecipa a “Cuori Accesi Arte”, Perugia, 2020-21. Nel 2005, presso l’Università per Stranieri di Perugia, Facoltà di Lingua e Cultura Italiana, è stata discussa la tesi di laurea “Rita Albertini – Tra realtà, sogni e fantasia”, di M.Scicchitano. Nel 2018, presso l’Accademia di Belle Arti di Brera (MI), è stata discussa la tesi di laurea “L’irriducibilità della soggettività. Rita Albertini in mostra a S.Carpoforo”, di L.C.De Pascalis. Hanno scritto di lei: Bruno Orfei, Giuseppe Maradei, Gustavo Cuccini, Mimmo Coletti, Carlo Sliepcevic, Emidio De Albentiis, Antonella Pesola, Massimo Duranti, Andrea Baffoni, Davide Silvioli.
L’evento è realizzato in collaborazione con l’Associazione Milleforme e con il patrocinio del Comune di Bibbiena.
Ingresso libro fino a esaurimento posti.